Google+ Bolgeri - il Gruppo Tolkieniano di Milano: Resoconto cena del 26/02/2007

lunedì, febbraio 26, 2007

Resoconto cena del 26/02/2007

Presenti: io & Tafkal, Dawid & Donatella, Fabio
Luogo di ritrovo: I fratelli La Bufala di largo Corsia dei Servi

Tanto per cominciare Marley era morto.

Che non c'entra niente né con il raduno né con le persone che c'erano al raduno né con ciò di cui si è parlato al raduno ma, insieme a Chiamatemi Ismaele, fa sempre il suo effetto come inizio.

Dopo essersi rammaricati fino alla nausea dell'assenza della principale sostenitrice di una cena la domenica del blocco totale delle auto (e non poteva che essere una campagnola), l'allegra brigata inizia ad affrontare i temi più vari, tra i quali - da bravi bolgeri - non poteva mancare la saga del gatto e la casa stregata di Monica. Hanno avuto un ruolo rilevante anche dissertazioni riguardo al rapporto tra soddisfazione sessuale e paranoia, tra scissioni tolkieniane e check sul salvatempo alla Coop, tra cetrioli e panna (specie se di soia). Punti di riferimento culturale per la serata sono stati i film di David Lynch in tutta la loro lentezza, Ozpetek in relazione a Kusturica, il costume da bagno di Borat (con relativa dissertazione sulla pronuncia), la fine di LIstari e relativa responsabilità, l'aggiornamento di blog più o meno bolgerici, il ritorno mediatico della giornata al Dal Verme, le tecniche di disegno dalla china alla matita per giungere a strani impiastri bianchi e appiccicaticci, la discriminante tra gotico e fantasy nella personalità artistica di Fabio Porfidia, le sue carenze nella prospettiva e nell'anatomia (carenze colmabili prendendo ripetizioni da due diversi bolgeri), i gruppi tolkieniani attivi (tra cui i Faggiorosso, i Proudneck e l'arsT con dissertazioni derivate, i Soffiatromba, i Conti Manbianca Zampanera ecc. ecc.), le magliette bolgeriche per il festival di aprile, il nuovo inutile e malfunzionante portale dell'Italia con relativo orrendo logo e slogan copiato, strani comportamenti nel sonno e nella veglia e altre piacevolezze di questo tipo.

Ha lasciato il segno il quartetto seduto accanto a noi, che ci lanciava sguardi di disapprovazione, fastidio, raccapriccio e curiosità. Paura...

Citazioni:
"Sotto sotto il milanese è un terrone come tutti gli altri."
"Il giorno dopo le mozzarelle erano buone, ma erano finite."
"E' così: me lo sento nello scroto."

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