Google+ Bolgeri - il Gruppo Tolkieniano di Milano: There and Back Again: ovvero, andata a Bergamo e ritorno

domenica, dicembre 09, 2012

There and Back Again: ovvero, andata a Bergamo e ritorno

Nella serata di sabato 1 dicembre 2012 si è tenuto a Bergamo  l'incontro "There and back again: sulle tracce di Bilbo Baggins" organizzato dai nostri cugini bergamaschi, la famiglia Sackville. Potevano i Bolgeri mancare a un simile succoso appuntamento? Ovviamente no, e infatti quello che state per leggere è il resoconto del nostro inviato.


Lasciatoci alle spalle il confine del Ducato di Milano nel primo pomeriggio, io e la mia ragazza raggiungiamo l'avamposto della Serenissima oltre l'Adda. Ad un rapido (ma completo) giro turistico della Città Alta, funestato da una pioggia non prevista, segue una cena veloce a base di casoncelli, gnocchi al gorgonzola, piadina al cioccolato, torta di polenta e cioccolato e, ovviamente!, birra: tutto di buona qualità. Dopo un caffè preso al volo in un bar nei pressi del Sentierone per scongiurare un possibile abbiocco, ci rechiamo quindi ansiosi al Palazzo della Provincia di Bergamo dove si svolge l'atteso evento.

All'ultimo piano, praticamente nel sottotetto, ci accoglie uno sparuto gruppo di Sackville (Valentina, Marco, Ruggibrante, Tengai, Fabio e Bubbo) che sta allestendo in tutta fretta lo spazio a disposizione, grazie al puntualissimo custode che è arrivato solo mezzora prima dell'inizio dell'evento. Ciò nonostante la sala è già gremita, per cui, dopo aver salutato qualcuno dei relatori, prendiamo posto tra il folto pubblico. La sala è davvero strapiena, tant'è che qualcuno rimane anche in piedi.

La prima persona a prendere la parola è Angelo Mapelli dell'associazione "Alle radici delle comunità" che farà poi da presentatore per tutta la serata. Dato il ruolo, ovviamente non ha detto niente degno di nota per cui passo oltre.
Dopo Mapelli parla l'assessore alla cultura della Provincia di Bergamo che sproloquia sul recupero delle tradizioni popolari e che plaude a iniziative come questa che aiutano questo recupero. Convinto lui... Frase emblema del personaggio: "Conosco Tolkien solamente tramite i film perchè leggo poco". Ottimo, per un assessore alla cultura.
Il format dell'evento proposto è comunque decisamente particolare e accattivante: ogni relatore ha solo una decina di minuti a disposizione e deve incentrare il suo intervento su una parola da lui precedentemente scelta.

Il primo relatore è Rino Cammilleri, a me totalmente ignoto, e una volta terminato il suo intervento capisco il perchè: assolutamente fuori posto e poco preparato, Cammilleri pare essere passato di lì per caso ed essere stato costretto a scegliere la parola "Balrog". Ci spiega cos'è, ci spiega che è stato risvegliato dai Nani che estraevano l'acciaio (notoriamente una lega, non un minerale!) mithril, e che tutto ciò è un'allegoria dell'avidità che viene punita. Grazie, non ci eravamo ancora arrivati! Prosegue regalando altre scoperte dell'acqua calda e conclude dicendo che "Tolkien ha inventato ed esaurito il fantasy". Alla faccia di tutti gli autori che sono venuti dopo (e prima)... mah! Finisce con 5 minuti di anticipo sui 10 previsti e li regala agli altri relatori. Il pubblico sentitamente ringrazia.
Il secondo relatore è Gianluca Comastri, ben noto "patron" di Eldalie, che parte dalla parola "bastone". Bastone degli Istari, ovviamente, come strumento magico e di potere, ma anche bastone da passeggio che aiuta il passo ed indirizza lungo la via. Bastone anche come simbolo di comando, e mi viene alla mente proprio la statua del sarcofago di Bartolomeo Colleoni nel suo mausoleo in Città Alta. Intervento serio e competente ma che non mi ha segnato particolarmente.
Segue intermezzo musicale di Giuseppe Festa che suona i Lingalad unplugged. L'intermezzo si ripeterà poi ogni due interventi dei relatori.

Arriva poi il turno del tanto atteso De Turris (GdT nel seguito) che parte dalla parola... dalla parola... provate a indovinare... dalla parola... VIAGGIO!!! E come poteva non essere il viaggio il tema del tanto amato critico del fantastico? Stranamente però GdT non aggiunge mai nel suo intervento l'aggettivo iniziatico, forse ha smesso con il suo tormentone? Cmq GdT ci informa che il viaggio e l'assedio sono alla radice della letteratura occidentale (Iliade, Odissea, ecc.) e che altrettanto importante è l'elemento del viaggio nell'oltretomba che Tolkien inserisce ripetutamente nel Signore degli Anelli con gli Spettri dei Tumuli, le Paludi morte, ecc. Insomma, una serie di concetti triti e ritriti per chi conosce bene GdT, ma questa volta sembrano anche vuoti e retorici come, ad esempio: "Tolkien ha riproposto alla cultura attuale un'etica dimenticata". Si, boh, forse, ma se non si specifica quale come si può argomentare? Si ripete poi dicendo che "Tolkien ha fatto accettare un mondo dimenticato", con la medesima vacuità di cui sopra.
Al termine dell'intervento applausi scroscianti per la retorica dell'aria fritta.

Segue Giuseppone Festa che, pur non parlando per niente di Tolkien, almeno racconta una bella storiella di Natale che si capisce, ha un senso e fa venire i lacrimoni. Non ho voglia di scriverla tutta, per cui se capiterà ve la racconterò dal vivo, però sappiate che gli argomenti sono: educazione ambientale, Eurodisney, Babbo Natale, alberi e leggende dietro la natura.
Dopodichè il Giuseppone torna a suonare i Lingalad unplugged.

Ed ecco poi alzarsi il Paolone Gulisano che, proponendo la parola "hobbit", mi provoca un abbiocco istantaneo. Tuttavia, nel dormiveglia riesco a capire che gli Hobbit sono al centro della narrazione dello Hobbit e del Signore degli Anelli e rappresentano l'umiltà, il buonumore e la letizia; Tolkien nel crearli ha risposto una mancanza di gioia, soprattutto infantile, ossia la capacità di guardare le cose con gli occhi di un bambino (sentendo quindi stupore, meraviglia e gioia).
Altro punto importante: Gulisano sottolinea il libero arbitrio dei personaggi, la libertà degli Hobbit di partire per delle imprese da cui si torna con un cambiamento ma non con un tesoro. Citofonare Bilbo Baggins per delucidazioni fiscali sul patrimonio di famiglia... 

Segue il secondo relatore più atteso della serata, il filosofo di Rimini, il templare di San Marino, lo psicologo barbuto che tutti vorrebbero avere: Adolfo Morganti! Dico subito che è stato di gran lunga l'intervento migliore: nessuna cavolata, nessuna frase vuotamente retorica, profonda conoscenza delle opere tolkieniane e una dialettica da stendere chiunque. Morganti sceglie la parola "oscurità" da cui parte per sottolinare la presenza del male (non manicheo) nel mondo esplicitata dall'azione di Sauron/Saruman che possiamo vedere quotidianamente. Il male non è una cosa lontana da noi o al di fuori della nostra realtà, per cui ci tocca combattere per non ritrovarci tutti a Mordor. Frase da standing ovation: "Se non vedete tutta l'oscurità che ci circonda quotidianamente, date le dimissioni dall'umanità perchè non state vivendo!". 92 minuti di applausi fantozziani.

Intermezzo musicale del Giuseppone.

Segue il momento leggero della serata con la voce di Frodo, il ben noto fulvo doppiatore Davide Perino, che apre il suo intervento con un omaggio al defunto e assai compianto Gianni Musy, doppiatore di Gandalf e molto altro ancora.
L'omaggio è un ridoppiaggio comico della scena del primo film della trilogia di Peter Jackson, quando Gandalf torna da Frodo per veriface che il suo anello sia davvero l'Unico. La comicità sta nel fatto che nel ridoppiaggio Gandalf cerca di convincere Frodo ad usare l'Anello per infiltrarsi di nascosto a un concerto dei Lingalad e distruggergli tutti gli strumenti perchè la loro musica ha davvero stufato tutti! Giuseppe Festa è il più pericoloso, è anni che suona con i soliti 3 accordi, e anche Gollum preferisce essere torturato a Barad-dur piuttosto che ascoltare i Lingalad.
Davvero esilarante, spero sia pubblicato presto su Youtube.
Scroscianti applausi per ricordare Gianni, e poi Davidino ci parla di "anello" in due sensi particolari: il primo come legame che ha unito la troupe del doppiaggio del film (di cui racconta qualche aneddoto che fa sempre piacere sentire), e il secondo come termine tecnico che si usava ai tempi delle pellicole in 35 mm quando si mettevano i fotogrammi in loop per il doppiaggio (ok, non ci ho capito granchè!). Insomma, Tolkien non c'entra davvero una mazza, ma Davidino è tanto carino, simpatico e impacciato nel parlare in pubblico, e cmq un po' di aneddotica ci sta sempre bene per non ammorbare il pubblico.

Chiude la carrellata il buon EVK che propone... "musica"! Cos'altro poteva proporre il nostro compositore tolkieniano preferito?
EVK fa un intervento tecnicamente difficile perchè parla avendo un sottofondo musicale che ha studiato appositamente per l'accompagnamento, tant'è che sulla scaletta si è segnato i tempi che deve rispettare. Un uomo, un genio. EVK ci parla cmq di come la musica/parola sia alla base della genesi del mondo in molte cosmogonie, di come Tolkien sia filologo proprio per "amore della parola", e di quanto lui sia rimasto "sconvolto" dalle opere di Tolkien alla prima lettura e di come questo sconvolgimento gli abbia causato il desiderio di realizzare opere musicali come porte per poter rientrare nella TdM e non sentirsi un esiliato nella nostra realtà quotidiana. E questo è solamente la sua sfaccattetura personale a quello che è un approccio generale all'arte come mezzo per inserirsi nel Legendarium tolkieniano della "mitologia per l'Inghilterra" che Tolkien stesso aveva in mente come spazio aperto per futuri autori, menti e mani.

Segue la chiusura dell'evento, con ringraziamenti, bla bla, Valentina dei Sackville che ringrazia tutti, bla bla, Mapelli pure, bla bla, De Turris prende il microfono per dire che è stato un evento tolkieniano di raro livello per cui ringrazia l'assessore con sonora sviolinata, bla bla.

Mi alzo per fare i miei più sinceri complimenti ai Sackville per l'ottima organizzazione dell'evento e per salutarli tutti, poi saluto i relatori e mi avvio con la mia ragazza alla mia automobile per un veloce rientro a casa (45 min circa, mica male).

Scherzi a parte, è stato davvero un bell'evento, con un format tutto sommato innovativo e leggero per un pubblico di non esperti e fan, e una scelta di relatori ben bilanciata. Ancora grazie ai Sakville per tutto l'impegno profuso, speriamo di vedere presto altri eventi simili!

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1 Comments:

At 10 dicembre, 2012 23:12, Blogger Shelidon said...

http://www.youtube.com/watch?v=i_LuBDMmKYA&sns=em

Questo il link dell'esilarante video citato nel resoconto.

 

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